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Grande successo ad Avella per i quattro giorni di PresepiArte (dal 5 all'8 dic. 2015)

Virginia con il maestro Gaetano De Luca e il presepista Nunzio Capriglione di Arte in Movimento.

Pomigliano D'Arco 20/01/2016

 

CHIUSURA 2 RASSEGNA ARTISTICA :

I COLORI DELLA POESIA 2016

con le parole di MARIO VOLPE

 

I passi di danza in penombra, l’alternanza del chiaro scuro, il passaggio tra il giorno e la notte cullato da versi pronunciati dalla voce del poeta e dispersi nell’aria dalle eleganti movenze del corpo statuario e aggraziato di una ballerina che ha idealmente stretto tra le sue braccia l’espressione di ogni arte, accogliendole con una danza muta e meravigliosa. 
Così, questa sera, si è chiusa la seconda edizione della rassegna “I colori della poesia” di Pomigliano d’Arco, a cui hanno partecipato oltre centocinquanta artisti tra pittori, scultori, fotografi, presepisti, danzatori, musicisti, poeti e scrittori. Ed ora cosa rimane nel silenzio delle sale vuote dello storico palazzo? Resta lo spirito della cultura, la flebile voce delle opere, che nella loro immobilità, attraversano il tempo e lo spazio come frecce lanciate su di un bersaglio irraggiungibile. Restano i colori cupi dei quadri di Virginia Inbimbo che divorano la luce circostante mettono appena in risalto le impalpabili forme tridimensionali, attirando l’attenzione dell’osservatore su ciò che è la negazione del mondo, il lato oscuro e misterioso della vita, dove quella linea sottile che divide il giorno dalla notte può ancora contenere un’esplosione latente di vita. Una vita testimoniata dai suoi fiori i cui tratti sinuosi ricordano alghe mosse dalle correnti della profondità degli oceani scuri come la notte, ma dai quali le prime forme di vita hanno avuto inizio popolando le acque della terra. Acque dei mari, dei laghi e dei fiumi come quello che attraversa il paesaggio di Francesco Buglione, il cui corso taglia in due un sentiero che si staglia fiano all’orizzonte, il sentiero verso una meta invisibile ed immaginata oltre una linea d’orizzonte che sono punto continuità anche nelle opere di Alessia sua figlia.
Un silenzio profondo, quasi intriso del dolore espressivo dei volti di terracotta del professor Antonio Avello che sembrano trovare sollievo nei clown di Marco Aurelio Fratiello che pur trovando ispirazione nelle scomposizione delle forme sottrae tonalità cromatiche brillanti accompagnando l’osservatore attraverso una sua personale visione del mondo fino a ritornare al buio della tela di Ilaria D’Onofrio dove mani bianche nella loro irreale bidimensionalità stringono oggetti tridimensionali non scaturiti dall’opera dell’artista, ma offerti dall’esterno e fusi con la tela per unire immaginazione e realtà. Ed è sull’onda di questa immaginazione, di questa ricchezza interiore che ogni opera a suo modo ha trasmesso un messaggio ad ogni singolo osservatore. Riflettendo su questo messaggio abbiamo chiuso la porta della sala alle nostre spalle, lasciando che ogni singola forma dialogasse con l’altra in un mondo dove la mancanza di percezione umana tangibile decreta la nascita di un nulla abitato dal solo spirito degli artisti che hanno inchiodato a quelle pareti un pezzo della propria vita, della propria anima.
(Mario Volpe)

I COLORI DELLA POESIA 2016

2° Rassegna Artistica Nazionale

dal 13 al 20 gennaio 2016

In esposizione 3 opere: Frammenti naturali, Lo stagno e Fuoco al civico 178

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